domenica 28 luglio 2013

DIY – E luce sia! Un applique tutto shabby


Cari Amici,
 
oggi voglio inaugurare una sezione di questo blog dedicata al fai da te (do it yourself, ovvero DIY, in inglese). A pensarci bene però, molto spesso un DIY è anche un DIbM, cioè un did it by myself (= l’ho fatto io! Scusate la nota da traduttrice, non vorrei sembrarvi pedante, ma qualche anglo-repellente in giro c’è ancora…).
 
Appena mi concederò il tempo di riorganizzare la struttura del blog, farò in modo che sia possibile accedere direttamente alle singole rubriche (che per ora esistono solo nella mia testa…) e spero proprio che quella del DIY diventi ricca di idee che vi ispirino.
 
Per inaugurare questo filone tematico, tuttavia, ho deciso di aver come ospite d’onore non una creazione mia, bensì di quel gattaccio spelacchiato di mio fratello. Qualcuno forse ricorderà che vi ho già parlato delle capacità manuali e creative dei miei genitori… bene, quando i miei si sono messi a progettare il loro secondogenito, queste capacità hanno deciso di lasciargliele in eredità elevate all’ennesima potenza.
 
Non vorrei peccare di eccesso di amore fratri-felino (?), ma è così. Perché il suddetto parente è un tipo pieno zeppo di difetti, fra cui quello più grande è che tutto quello che fa gli riesce dannatamente bene. Ogni tanto provo a lustrarmi di luce riflessa dichiarando, da gatta maggiore, di averlo instradato bene da piccolo… (l’importante è crederci, no?)
Un merito, però, me lo prendo tutto: lo shabby gliel’ho inoculato io! E guardate che risultati!


come riciclare una damigiana




Ingred  ehm… Occorrente

damigiana di vetro trasparente da 5 litri
punta di diamante
piccola fiamma ossidrica
applique per tende
pietra smeriglio
tondino di ottone
gancetti (tipo quelli per i quadri a giorno)
colla a caldo
cavo elettrico
portalampada vecchio
portalampada nuovo 
piccola lamina di ferro (per tenere insieme l'applique e il cappello di vetro)
lampadina
lacca color oro antico
 

Procedimento

Incidete la damigiana lungo il perimetro con la punta di diamante. Con la fiamma ossidrica scaldate il taglio che, raffreddandosi, si aprirà da solo. Limate i bordi con la pietra, piegate il tondino di ottone per farlo aderire al bordo e fissatelo con i gancetti come in foto (incollate i gancetti con la colla a caldo). Sistemate il portalampada vecchio come tappo del fiasco, unite l’applique e il cappello di vetro tramite la lamina di ferro. Passate la lacca color oro antico con il pennello a tampone su tutte le superfici (cappello di vetro, ma anche applique e portalampada) per ottenere un effetto anticato. Installate all'interno del cappello il portalampada nuovo, fissate l'applique e collegate il tutto alla rete elettrica e… 
voila une applique magnifique et très shabby chic!


E il resto della damigiana? Se pensate che sia stato buttato via, vi sbagliate di grosso! 
Che riciclo sarebbe, altrimenti?

 
 porta frutta


L'esperimento è riuscito anche con una damigiana da venti litri, il cui fondo è diventato un acquario per pesciolini rossi…

come riciclare una damigiana da 20 litri


Ma gli usi sono potenzialmente infiniti: porta macedonia, sangria, limonata, biscotti, biglie, conchiglie, vetrini levigati dal mare, bottoni… ve ne vengono in mente altri? 
Spero di aver stuzzicato la vostra fantasia e la vostra voglia di fare!


tropea


 Un abbraccio, nonostante il caldo torrido dalla vostra

GattaMicciola al mare



giovedì 18 luglio 2013

Biscotti coccolosi


Cari Amici,

chiedo venia.

Sì, lo so, sono sparita. Già immagino i volti disperati dei miei followers (avrei voluto usare il termine italiano ma seguaci, sinceramente, mi sa un po’ di losco, non so a voi…) in piena crisi di astinenza da fusa, sogni e dolcezze… ;)

Bene, sappiate che sono pronta a farmi seriamente perdonare.

firenze


Come lo farò? Semplicemente coccolandovi.
Con dei biscottini semplici, veloci e, soprattutto, scacciasensodicolpa: il mio, per avervi trascurati per tutto questo tempo e il vostro quando li mangerete. Perché questi biscotti che, fidatevi, dolci lo sono a tutti gli effetti, non solo non contengono zucchero, ma neanche lievito, uova, latte vaccino o burro.

E cosa contengono, allora?

ingredienti
Biscotti coccolosi

Ingredienti (possibilmente bio)
110 gr farina integrale di spelta
50 gr mandorle tritate grossolanamente
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di zenzero grattugiato fresco o scorza di limone grattugiata fresca
1 latte di cocco q.b.
1 cucchiaio scarso di olio extra vergine d’oliva
miele d’acacia purissimo
granella di cocco q.b. (da spolverare sui biscotti)

biscotti coccolosi

Versate tutti gli ingredienti secchi in una terrina, amalgamateli, quindi aggiungete il cucchiaio di olio di oliva e alcuni cucchiai di latte di cocco fino ad ottenere un impasto omogeneo. Stendete l’impasto e ricavatene dei biscotti della forma che preferite.
Cuoceteli a 180° per circa 13 minuti. Una volta sfornati, spennellateli con il miele d’acacia e spolverizzateli di granella di cocco.

Ne ho fatta anche una versione senza miele per il mio babbo che è diabetico (e per vegani), spennellando i biscotti con del latte di cocco e poi spolverizzando con la granella di cocco.

La versione a cui mi sono ispirata, invece, la trovate qui

granella di cocco e miele d'acacia
Tralascerò di condividere approfonditamente con voi i vari commenti del resto della famiglia felina…

Fratello – Ma qual è l'ingrediente segreto? Il cartone?

Io – Papà, ti piacciono allora?
Lui, sgranocchiando il quarto biscotto – Mi fa fame…

Mamma – Io non li chiamerei biscotti…


firenze
Gatti di poca fede! 

A me questi biscotti sono piaciuti molto, anche nella loro versione originale. Certo, non ci si deve aspettare dei frollini burrosi e iperglicemici, ma è proprio questo il punto: mangiare senza strozzarsi le coronarie o dover fare un altro buco alla cintura!

Spero di ricevere commenti migliori da voi… :)


Un saluto e un abbraccio dalla vostra 

GattaMicciola 
 in trasferta (come avrete capito dalle foto!)