Cari Amici,
oggi voglio inaugurare una sezione di questo blog dedicata al fai da te (do it yourself, ovvero DIY, in inglese). A pensarci bene però, molto spesso un DIY è anche un DIbM, cioè un did it by myself (= l’ho fatto io! Scusate la nota da traduttrice, non vorrei sembrarvi pedante, ma qualche anglo-repellente in giro c’è ancora…).
Appena mi concederò il tempo di riorganizzare la struttura del blog, farò in modo che sia possibile accedere direttamente alle singole rubriche (che per ora esistono solo nella mia testa…) e spero proprio che quella del DIY diventi ricca di idee che vi ispirino.
Per inaugurare questo filone tematico, tuttavia, ho deciso di aver come ospite d’onore non una creazione mia, bensì di quel gattaccio spelacchiato di mio fratello. Qualcuno forse ricorderà che vi ho già parlato delle capacità manuali e creative dei miei genitori… bene, quando i miei si sono messi a progettare il loro secondogenito, queste capacità hanno deciso di lasciargliele in eredità elevate all’ennesima potenza.
Non vorrei peccare di eccesso di amore fratri-felino (?), ma è così. Perché il suddetto parente è un tipo pieno zeppo di difetti, fra cui quello più grande è che tutto quello che fa gli riesce dannatamente bene. Ogni tanto provo a lustrarmi di luce riflessa dichiarando, da gatta maggiore, di averlo instradato bene da piccolo… (l’importante è crederci, no?)
Un merito, però, me lo prendo tutto: lo shabby gliel’ho inoculato io! E guardate che risultati!
Un merito, però, me lo prendo tutto: lo shabby gliel’ho inoculato io! E guardate che risultati!
damigiana
di vetro trasparente da 5 litri
punta di
diamante
piccola
fiamma ossidrica
applique
per tende
pietra
smeriglio
tondino
di ottone
gancetti
(tipo quelli per i quadri a giorno)
colla a
caldo
cavo
elettrico
portalampada
vecchio
portalampada
nuovo
piccola
lamina di ferro (per tenere insieme l'applique e il cappello di vetro)
lampadina
lacca
color oro antico
Procedimento
Incidete
la damigiana lungo il perimetro con la punta di diamante. Con la fiamma
ossidrica scaldate il taglio che, raffreddandosi, si aprirà da solo. Limate i
bordi con la pietra, piegate il tondino di ottone per farlo aderire al bordo e
fissatelo con i gancetti come in foto (incollate i gancetti con la colla a
caldo). Sistemate il portalampada vecchio come tappo del fiasco, unite
l’applique e il cappello di vetro tramite la lamina di ferro. Passate la lacca
color oro antico con il pennello a tampone su tutte le superfici (cappello di
vetro, ma anche applique e portalampada) per ottenere un effetto anticato.
Installate all'interno del cappello il portalampada nuovo, fissate l'applique e
collegate il tutto alla rete elettrica e…
voila
une applique magnifique et très shabby chic!
E il
resto della damigiana? Se pensate che sia stato buttato via, vi sbagliate di
grosso!
Che
riciclo sarebbe, altrimenti?
L'esperimento
è riuscito anche con una damigiana da venti litri, il cui fondo è diventato un
acquario per pesciolini rossi…
come riciclare una damigiana da 20 litri |
Ma gli
usi sono potenzialmente infiniti: porta macedonia, sangria, limonata, biscotti,
biglie, conchiglie, vetrini levigati dal mare, bottoni… ve ne vengono in mente
altri?
Spero di
aver stuzzicato la vostra fantasia e la vostra voglia di fare!
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tropea |
Un
abbraccio, nonostante il caldo torrido dalla vostra
GattaMicciola al mare