lunedì 17 giugno 2013

La febbre shabby chic

Cari Amici,

il tanto atteso momento del secondo post di questo blog sembra essere arrivato…

– Tanto atteso… tiratela un po’ di meno... – staranno commentando alcuni di voi più o meno fra sé e sé.
Eppure, e non ci avrei mai creduto neanche io, qualcuno ieri mi ha rammentato i miei doveri di neo blogger (e quindi, in quanto neo, facilmente sbadata) con un SMS secco e perentorio spedito addirittura da oltremanica:
– Ma… il blog???

Bene, come avrete già capito dal titolo di questo post, mi sto accingendo ad ammorbarvi con la febbre di quello stile nostalgico, vintage, trasandato e diabeticamente romantico che, per comodità, da ora in poi chiameremo shabby (facendoci rientrare anche il country chic e il provenzale, passando per lo stile nordico), stile con il quale, per inciso, ho già evangelizzato amici e familiari fino alla terza generazione...

Non essendo un'esperta, ma solo un'appassionata, non starò qui a dare definizioni (per questo basta una buona googlata), ma cercherò di attaccarvi direttamente qualche bacillo.

nostalgic chic



Teorema: prendiamo una giovane Gatta cresciuta in un paese italiano dove la storia millenaria si respira insieme alla salsedine, attribuiamole un padre malato di antiquariato e una madre dalle mani d'angelo (scusate, ma fata mi sembrava un po' riduttivo), aggiungiamo che odia gli sprechi (indi: ama il recupero, il riciclo, il faidatechefaipertré), trasferiamola in un luogo (attenzione all'aggettivo che segue, provoca l'innalzamento della glicemia) pittoresco come l'angolo di terra fra le Alpi e il Reno denominato Svizzera Tedesca, facciamole incontrare un'altra Gatta matta per il brocantage, diamole la pragmatica necessità ed il puro piacere di ammobiliare un appartamento, spruzziamola di quella bruma nostalgica che troppo spesso e volentieri aleggia attorno alle gatte da marito in ritardo coi tempi di marcia, facciamole casualmente scoprire che esiste una vernice magica con cui si può dipingere sul legno senza scartavetrarlo prima, 
cosa otterremo (a parte il mal di testa da abuso di ipotesi)? 

Un vero e proprio coup de foudre.

shabby Zurigo

La vernice di cui parlo è, ovviamente, la Chalk Paint di Annie Sloan con cui si riescono a fare cose incredibili.

Appena scoperta, ho seguito un corso per imparare ad usarla (ma è talmente semplice che c'è ben poco da imparare) e, soprattutto, per acquistarla qui in Svizzera, cosa non sempre facile e, soprattutto, non sempre economicissima.

Ed ecco, vi presento la mia prima creazione. In questo caso la cavia è stata un quadretto, a dire il vero già molto shabby di suo, comprato al mercatino delle pulci, ma intrappolato in una cornice che definire orripilante sarebbe stato un complimento. Bene, ora quella cornice non esiste più. 


il primo lavoro con la Chalk Paint di Annie Sloan


Purtroppo, nella foga del volere cancellare per sempre quel mostro (nonchè del voler subito spennellare con le Annie Paint), ho dimenticato di fare una foto per il prima. Quindi vi beccate solo il dopo. Siate clementi... come primo lavoro non potete lamentarvi! Inoltre, dal vivo i colori rendono molto di più che in questa fotografia.

Dopo poco tempo, come prevedibile, le zampe della gatta hanno ripreso a prudere, soprattutto per la voglia di usare quel colore meraviglioso che è il Duck Egg Blue e così, da questo mobiletto portascarpe dall'aspetto piuttosto anonimo...


scarpiera prima

è nato questo piccolo gioiello che mi dà il benvenuto ogni volta che rientro a casa.
scarpiera dopo

Che ne pensate? Bastassero anche a noi un paio di passate di "uovo di papera" per rimetterci in sesto così, vero? ;)

Come starete giustamente immaginando la febbre shabby chic che ha colpito la Gatta non si ferma qui. Spulciatine ai mercatini delle pulci, restyling, recuperi di mobili e oggetti vecchi e non, idee per il fai da te, negozi specializzati dove andare a mettere naso e vibrisse a caccia di tesori qui in Svizzera, in Italia o altrove, o semplicemente segnalazioni di blog da cui lasciarsi ispirare... questo sarà uno dei temi preferiti di questo blog.


spulciando fra le pulci


Non vedo l'ora di raccontarvi (e mostrarvi) come, contro ogni aspettativa e parecchi tentativi – falliti, avete mai incontrato una gatta che non sia meravigliosamente testarda? – di farmi desistere – sono riuscita a tirar fuori l'anima shabby (molto nascosta) della cucina di mia madre. 

Ma questo è un altro post...


la peonia, romantica regina in shabby look

E con l'immagine di queste peonie felinamente "rubata" dal giardino della vicina auguro shabby dreams a tutti voi.


GattaMicciola

4 commenti:

  1. In primis devo dire che ho imparato tante cose nuove da questo post!..dalle forme artistiche a me un pò sconosciute(in genere il mio limite è: questo mi piace, questo un pò meno, questo no!), all'uso(e all'esistenza) di vernici "magiche" con cui personalizzare oggetti d'arredo e anche la trasformazione di foto quotidiane in piccoli capolavori d'epoca!
    Ringrazio per tutto ciò e..attendo le prossime puntate! ;)
    In questo campo non sono preparato ma in abito di ricette potrei girartene qualcuna particolare(anche per come si scrive!;) )
    Un consiglio:sottolinea a caratteri CUBITALI che tutte le foto presenti le hai fatte tu!(potrebbero passare per banali scansioni o files scaricati da internet perdendo così il significato principale:un oggetto, ma anche una persona, non appare come è ma è come la vediamo...)
    Rinnovo i complimenti soprattutto per l'ingrediente "poetico" che dosi con maestria!

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    1. Grazie Bia! Vuoi dire che sono riuscita a contagiare anche te? ;) Grazie per il suggerimento, l'ho seguito subito. Ora tutti sanno chi incolpare per le foto... :)
      Un abbraccio!

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  2. Carissima gattina romantica,
    devo dire che il tuo blog sta diventando sempre più bello e unico! Proprio come sei tu! Che belle e originali le foto e che voglia di creare e ridipingere mobili à la shabby! Prima o poi ordiniamo i colori e ci mettiamo all'opera vero? ;-)
    In realtà ora ho per la testa un sacco di altre cose, ma seguirti ispira!
    Anche la ricetta non mi sembra male, solo che d'estate le zuppe... ;-) Sicuramente la proverò in giornate più fredde.
    Ti pensiamo sempre! Buon fine settimana... noi lo trascorreremo al sud.
    Un abbraccio!

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    1. Carissimi micioni innamorati :)
      grazie per questo bellissimo commento!
      È vero, dobbiamo fare scorta di vernice e rimetterci a shabbare... l'ispirazione non ci manca di certo :)
      La zuppa è fantastica: pensa che, da quando gliel'ho cucinata una sera, la "mamma" di Maggie (;)
      se n'è innamorata e l'ha già rifatta parecchie volte.
      Buon fine settimana e un saluto al magnifico sud.
      Un abbraccio dalla vostra GattaMicciola

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